venerdì 27 marzo 2015

Intervista di Adam Lambert per Attitude Magazine.

L'elogiato sostituto dell'insostituibile Freddie Mercury - mi incontrerà nell'atrio del Corinthia Hotel di Londra tra pochi minuti. Sono seduto/a al tavolo sotto uno splendente lampadario, in mezzo a star come Rebel Wilson e il primo ministro Giapponese cercando di non farmi troppo notare - indossando niente di meno che le cuffie più professionali che la sua pubblicista potesse trovare, infilate in un iphone con una cover così eccentrica che può appartenere solamente ad un uomo. Dentro ci sono 4 canzoni del suo attesissimo terzo album, scelte e messe in ordine(di ascolto) da Lambert stesso, così che le potessi ascoltare. Con la produzione di Max Martin e Shellback a capo del progetto, la sua nuova musica arriverà come uno shock deliziosamente orecchiabile per il pubblico del Regno Unito, che ha cominciato a conoscerlo come frontman dei Queen tramite il concerto televisivo di fine anno e dal tour che poi è seguito. Il camp e il glam-rock con cui è stato conosciuto come cantante solista ad American Idol e che regnava nei due album che sono arrivati in cima alle classifiche negli USA hanno lasciato il posto ad un sound che sicuramente non avrà problemi con questo lato dello stagno (Londra), nonostante la riluttanza della sua pubblicista che non lo accenna nemmeno, sento quale sarà il primo singolo e sono sicura che spezzerà il sigillo d'oltre oceano fin dal primo ascolto.

Dal punto di vista dei testi, la nuova musica di Adam si rifà alla sua "etica post-gay", con riferiento all'amore per il proprio sesso e alla passione sessuale, ma allo stesso tempo può applicarsi tanto alle sedicenni del Mississippi quando ai gay londinesi sui trent'anni, praticamente allo stesso modo di The Lonely Hour di Sam Smith.
Appena letto il titolo dell'album, The Original High, ho tratto la frettolosa conclusione che prendesse il nome dallo stordimento da droghe che Adam raccontò a un giornalista di aver provato durante il Burning Man quando, su un bus con un lanciafiamme carico sul tetto, ha provato certi "funghi", avuto un'esperienza psichedelica e si è reso conto di dover realizzare i propri sogni provando a fare l'audizione per il talent show che gli ha dato fama.
In breve ho scoperto che ha qualche dimensione in più rispetto a questa.

Nel tempo in cui io cerco invano di farmi dire dalla pubblicista i titoli delle tracce, Adam arriva, perfettamente sistemato con una giacca nera e pantaloni in pelle, con gioielli oro e brillando chiaramente come una star.
Non serve essere un fan di Adam Lambert (un Glambert FYI), per capire che lui è "qualcuno", ma allo stesso tempo la sua presenza emana calore, gentilezza e umorismo. Ci scambiamo i convenevoli e lui si siede sulla sedia vicino alla mia, complimentandosi per le mie creepers di camoscio grigio che ho indossato in un tentativo spudorato di guadagnare la sua approvazione fin dall'inizio.
"E' l'angolo delle creepers questo," scherza, alzando i suoi pedi.
E' pronto a sentire quello che io ho da dire tanto quanto io lo sono di avere risposte.

"E' il primo, Ghost Town, vero? Quella deve essere la mia preferita." Si illumina.
Sono contento che ti piaccia. Mi piace che sembri essere una cosa, ma poi all'improvviso il tempo cambia e la gente resta "Che cazzo?!" Quello che mi piace di questa canzone è che la sento adatta a questo momento(musicalmente parlando), e questo è davvero eccitante per me.

Quando hai deciso che doveva essere il singolo?
Praticamente appena l'abbiamo finita. E' stato tipo, "Bè questa è quella giusta". Ci sono quatto o cinque canzoni che hanno il potenziale di essere dei singoli, ma quando abbiamo finito questa qui, l'ho sentita speciale. Ho sentito che doveva essere questa.

Quindi la canzone che da il titolo all'album non è mai stata presa in considerazione?
E' stata decisamente presa in considerazione. Quello che è davvero interessante è che è la prima canzone che è stata creata per questo album. Quando ho lasciato la mia vecchia casa discografica per differenze creative ho cominciato ad uscire a LA e ad incontrare autori, produttori e sperimentare.
Ho scritto la canzone e l'ho portata a Max Martin e Shellback. Max ed io abbiamo lavorato insieme in passato, e ho cantato la canzone per loro, erano tipo "Questo è davvero bello, vocalmente non è quello che ci aspettiamo da te. Sembri diverso....sei in un nuovo posto" erano davvero eccitati e mi hanno detto che volevano fare tutto l'album con me, cosa che è stata musica per le mie orecchie, perchè amo tutti i loro lavori con Katy Perry, Britney, Maroon 5, Taylor Swift, Ariana Grande, gli N-syn degli inizi e Pink che io amo, amo, amo. Sai Pink ha scritto Whataya Want From Me. E Shellback ha fatto il secondo singolo che ha fatto molto bene(nelle classifiche) If I Had You. Loro due sono come i miei campioni, la loro formula con me ha funzionato. Sono praticamente i migliori.

Sopratutto per la musica che connette il grande pubblico.
Esattamente, e sai, potremmo avere una conversazione sul fatto di essere commerciali e questo e quello, ma tu vuoi connetterti al pubblico come artista, vuoi intrattenere la gente e raggiungere la gente, loro sanno come farlo. Max ha questa abilità psichica nel capire come l'orecchio sente la musica....come tanti orecchi diversi sentono la musica. E' davvero un approccio "il poco dà di più". Sembra semplice in parte, nonostante ci siano tante complicate cose nell'insieme, sono cose sottilmente complicate. E' un genio.

Avete collaborato a stretto contatto?
Tanto. Il processo è cominciato a Stoccolma in realtà, ho passato due mesi lì. E' stato interessante....il tempo che ho passato lì mi ha permesso di concentrarmi e di riflettere sulla mia vita e su cosa volevo scrivere. Ho passato anche tanto tempo da solo, è stato triste ma utile per le idee e capire dov'ero nella mia vita. Ovviamente sono anche andato a divertirmi alcune sere, mi piace Stoccolma, la gente è davvero carina.

Hai avuto tempo di uscire e divertirti mentre eri in tour?
Bè devo prendermi cura di me stesso. Gli show con i Queen sono stati intensi/ravvicinati, quindi dovevo ricaricare le mie batterie. Ma si sono uscito, sono una persona molto socievole. Ho davvero amato Amsterdam, mi vedrei a vivere lì un giorno, è bello e le persone sono molto carine. Sono stato parecchio a Londra quest'anno e sono stato al Cirque Berzerk e al Chiltern Firehouse, sono due posti molto carini. Ho fatto amicizia con Jodie Harsh, che in realtà già conoscevo, ma ho avuto modo di uscirci più spesso da quando sono qui. Credo che potrei vivere anche qui, mi piace il posto. Vorrei solo che il sole uscisse di più.

Ovviamente i Queen hanno già un grande fanbase qui, ma alla fine dell'anno dopo il tuo show televisivo con loro, sei diventato il termine più cercato su Google nel Regno Unito. Come ti sei sentito?
E' stato davvero eccitante. Ho avuto un paio di canzoni qui in radio con il primo album ma non ero davvero conosciuto. E' stato dopo lo show di fine anno, mentre camminavo verso casa (pensiamo che intendesse hotel visto che da quanto sappiamo non ha una casa lì) con gli occhiali da sole, che sono stato fermato tipo 5 volte. Avevo anche un cappello in testa quindi ero "Wow ok...quello show ha fatto il suo lavoro" [ride]
Essere con i Queen, in televisione per il pubblico britannico a festeggiare la fine dell'anno è stato davvero un grande onore. Ero solo quel ragazzo americano prima, mi sono sentito con un ragazzo adottato quel giorno.

Come ti hanno influenzato i Queen?
Penso che stilisticamente la mia musica sia parecchio diversa. E non classificherei questo album come un album rock, ma ancora, la cosa che ha reso i Queen così geniali è che non sono mai rimasti fermi ad un solo genere, hanno davvero sperimentato con tanti diversi sound. Ma il cuore di tutto, erano i testi. Puoi togliere la produzione ad una canzone come Save Me, e la melodia è così forte, l'emozione è così sincera, che potrebbe funzionare anche oggi con un arrangiamento diverso. Io penso che la cosa più importante che ho imparato, andando in tour con loro, è che l'emozione e la sincerità sono senza tempo. Volevo essere schietto, davvero reale, onesto e con i piedi per terra con questo album: non è teatrale. Penso anche che la cosa bella di questo album è che ha tante dimensioni, almeno per me. Le canzoni, se guardi davvero le parole, non sono zucchero filato. Sono come guardare te stesso allo specchio e dire: "Ho questa cosa di cui non sono davvero orgoglioso....ho rovinato quella cosa.....sono di nuovo solo questa sera.....la vita non è quella che mi immaginavo". Il lato positivo di  molte di queste canzoni, è che nonostante sono canzoni che parlano del guardarsi indietro(guardare il passato), sono up-tempo e hanno una grande energia, e ti faranno venire voglia di ballare. Spero che questo album dia alle persone che hanno pensato le stesse cose, la possibilità di trovare una "cura" in loro. Prendere coscienza del fatto che anche se non sai tutto, o non hai la vita che pensavi avresti avuto, devi accettarla e viverla a pieno comunque.

Ghost Town è particolarmente cupa.
Oh è davvero cupa. Per qualcuno che ascolta solo le parole, è davvero cupa. Ho fatto tanti eccessi in passato e indossato vestiti che erano molto "là fuori"-piume e glitter- e mi sono davvero divertito a farlo. Sono cresciuto pensando che ogni giorno fosse Halloween, ma ora che sto crescendo/maturando, negli ultimi cinque anni, mi sono un pò stancato. Penso che quello fosse il mio modo di essere giovane ed esprimere me stesso in un certo senso. Con il tempo sono diventato più introspettivo, quindi non ho più bisogno di mostrarlo, è semplicemente in me adesso. Non so se ha senso. Semplicemente non sento il bisogno di fare tutto quello e di essere sempre assurdamente esagerato per mostrare chi sono. Mi sento più sicuro e a mio agio con me stesso. Era tutto un pò una maschera, a quel tempo facevo quel cazzo che volevo ed ero un ribelle, ma mi stavo anche nascondendo un pò. Ora sento di essere in un posto dove sono più a mio agio ad essere me stesso e a lasciare che la gente lo veda. Spero che la gente lo veda.

Ti preoccupa il fatto che i tuoi fans pensino che stai cambiando il tuo look per motivi commerciali?
Era troppo lavoro! Ci volevano ore per i capelli e il trucco...sto cercando di semplificare la mia vita! [ride] Ho semplicemente imparato che NON ne vale la pena! Ma penso che sia anche per via dei trend. Quando Idol è cominciato, ricordate "emo"? Tutti erano su Myspace con i loro capelli piastrati e il trucco, facendosi foto dall'alto. Era semplicemente quello che mi piaceva in quel periodo. Mi piaceva quello stile perchè era diverso.  Adesso mi piacciono cose diverse, perchè i trend cambiano con il tempo. Se voi che state leggendo a casa guardate indietro di cinque anni - e guadate il tipo di capelli che avevate- alzate tutti gli occhi al cielo, non è vero? Io sicuramente guardo a certi look che avevo nei red carpet cinque anni fa e penso "che CAZZO stavo pensando?!" Era semplicemente dov'ero in quel periodo. Ed ero anche leggermente sopraffatto da tutto all'inizio. E' stato il modo più facile per mostrare che ero sicuro di me stesso, tipo: "indosserò questo completo PAZZESCO perchè io sono sicuro di me stesso!" ma in realtà penso che stessi solo cercando di combattere tutta l'energia che mi veniva addosso con qualcosa di matto, e ora sono più rilassato e penso che lo stesso sia successo al mio look.

Come senti che la tua sessualità influisce la tua musica?
Bè è un pò simile a quello di cui stiamo parlando. Non sento il bisogno di spiegarmi tanto adesso.
La gente sta che sono gay e ne sono felice, sono contento cdi non doverlo spiegare più.
All'inizio mi sono sentito come se dovessi difendermi in un certo senso, sopratutto in America dove tutto viene esaminato/controllato dai media, e uscire da uno show come Idol che è mainstream, è stato uno shock culturale per molte persone. Mi è piaciuto quello, devo dire, mi è piaciuto essere "quel ragazzo gay" e sbattere in faccia a tutti la mia sessualità all'inizio. Ma poi è diventato parecchio evidente che era diventata la cosa a cui la gente prestava maggiormente attenzione, la mia musica delle volte passava in secondo piano, e alla fine io sono entrato in questo mondo come cantautore e qualcuno che voleva esibirsi per le persone. La cosa più importante per me è ancora quella.
Quindi sento che quello è il mio passato, e sono davvero grato dell'opportunità che ho avuto di affrontare tutto questo all'inizio e di averne parlato senza sosta. Ora sento che l'ho fatto e posso parlare di altre cose. Sono sicuro che la maggior parte degli LGBT concorderanno con me nel dire che non siamo definiti dalla nostra sessualità, siamo molto più di quello, come uomini e donne gay, come bisessuali o transessuali. Non siamo solo quello. Siamo fatti come le altre persone.
Penso che ci stiamo muovendo in questo periodo post-gay, e penso: "Si, sono gay, lo sappiamo. Mi piacciono i ragazzi carini, si, e così fa anche quel ragazzo". E per quanto riguarda la musica, è tutto implicito. C'è una canzone che ho scritto 'Another Lonely Night', che parla di quando senti la mancanza di avere una persona vicino a te, il pubblico sa che canto per un ragazzo, ma la cosa bella di fare questo per un vasto pubblico è che tutti possono relazionarsi a quella sensazione, penso che una 16enne che vive in Mississippi sarà ugualmente in grado di relazionarsi ad essa così come un uomo gay nei suoi 30 anni qui a Londra può. E' il "post-gay": Non sto separando o allontanando nessuno, ma unendo la gente per mostrare che viviamo e proviamo tutti le stesse cose, e questa è una cosa che parla da sola penso.

Pensi che alcune celebrità gay lo stiano facendo nel modo sbagliato?
No, e non sta a me giudicare. Penso che ognuno ha il proprio cammino. Penso che c'è posto per tutti e che tutti hanno il proprio colore. Sam Smith, tanto di cappello, ha avuto un anno pazzesco ed è un ragazzo molto gentile, l'ho incontrato un paio di volte. Sono davvero felice per lui e felice che la sua sessualità non fosse un problema o qualcosa che gli si è ritorto contro. E' stato un: "Questo è chi sono, non ho nessun problema a riguardo e non dovresti averne neanche tu". E le sue canzoni solo senza tempo e bellissime, tutti possono relazionarsi ad esse. Sta facendo le cose giuste, sicuramente.

C'è della fraternità fra gli artisti gay?
Penso che con Sam ci sia decisamente una reciproca comprensione, tipo: "Hey ragazza, come va?" [ride] Ma sai, ci sono solo pochi di noi che sono visibili. Penso che stiamo costruendo una piccola cricca, spero, ma non ne ho incontrati tanti. Voglio dire Elton John è fantastico e dolcissimo e Boy George è anche lui incredibile. Ho pranzato con lui parecchie volte, ed è davvero intelligente e ne ha passate davvero tante, ma ora sta bene, è in un posto sano, ama la musica e fare il DJ...ed è ancora connesso con la musica pop. E' stato davvero interessante parlare con lui.

Chi sono le tue icone?
Crescendo Michael Jackson, Madonna...erano tutto, visone e teatralità, e amo Prince, Bowie, Freddie, George Michael e Boy George loro erano le icone. Sono persone che hanno definito la loro strada. Sono molto attratto da gente che si è "scavata" la strada sa sola. Ma vocalmente le mie dive sono: Aretha, Chaka Kahn, Patti LaBelle....si, amo le mie donne nere.

Il titolo dell'album, The Original High, è un riferimento allo stordimento da droghe del Festival Burning Man che ti ha portato all'audizione per American Idol?
Tu pensi? Quello che è bello di questo album è che è aperto alle interpretazioni. Mettila in questo modo, quando la stavo scrivendo, prima che firmassi con la Warner Brothers e Max, ho avuto del tempo per me e uscivo con gli amici, una delle cose che ho cominciato a vedere, anche dagli amici che sembrano sempre sicuri di se e felici, è stato che molti di noi, specialmente a LA, o in tutte le grandi città in cui incontri gente creativa- è che tutti sembravano inseguire la propria coda, come essere bloccati in un cerchio, me stesso compreso. Non ero in grado di spiegarlo a parole o capire il perchè, ho fatto conversazioni con la gente "Cos'è questa cosa che stiamo passando? Siamo nei nostri 20, 30 anni, è un periodo interessante, ma cos'è questa sensazione di ansia che non riesco a togliermi di dosso?" Ho capito che molti di noi stavano sperimentando queste cose per la prima volta, queste altezze, queste tappe, perchè spendiamo il nostro tempo a cercare di ricreare quello che abbiamo provato la prima volta che abbiamo provato quell'ebbrezza. Nonostante ci sia qualcosa di dolce a riguardo, la nostalgia è bella, è anche vivere nel passato e non andare avanti. Quindi quando ho scritto quella canzone, il titolo dell'album, con i produttori con cui stavo lavorando a quel tempo, ero contento perchè colpisce alla testa in un modo molto semplice. E' agrodolce. La vita è agrodolce. Abbiamo un misto di cose belle e brutte e dobbiamo accettarle entrambe, e questo fa parte del crescere. C'è una sorta di potere nell'accettazione, nell'essere vero con te stesso e nel non prenderti in giro. Ho pensato che fosse il modo migliore per sommare tutte le canzoni, perchè tutte parlano di altezze, che siano passate o nuove. Ed è stato anche un momento completo con Max, e cattura anche cosa amo dell'esibirmi in primo luogo. Ho avuto parecchi alti e bassi nel modo dello spettacolo, ed è molto facile dimenticare il motivo per cui lo sto facendo, quindi ho avuto l'opportunità di fare chiarezza con me stesso prima di iniziare tutto questo...ero "Cosa voglio? Perchè lo voglio e perchè sto facendo questo? Perchè è l'ebrezza che senti quando tocchi la gente..."

Bè questa si che è una citazione per i tabloid.
[ride] Intendo connettermi alla gente. Toccare in senso figurato! Questo è il perchè faccio questo, per connettermi alla gente, voglio intrattenere la gente. Voglio dare il dono che mi è stato dato e condividerlo. Quindi questo album, in tanti sensi, lo sento come se fosse il primo, il mondo in cui è stato messo insieme, il modo in cui è stato scritto, il modo in cui è stato cantato. Lo sento nuovo. Vergine.

FOTO

Se prendete la traduzione fatelo citando la nostra pagina(ItalyLovesAdam) o postando il link dell'articolo, grazie!

2 commenti:

  1. Grazie della traduzione. Bellissima intervista. Adam si dimostra una persona bellissima intelligente e sincera. Anna

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